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Per tetto ventilato s'intende la copertura di un edificio che garantisce un ricircolo d'aria naturale tra gli strati isolanti ed il manto di copertura (tegole o altra soluzione). Questo è possibile con alcune soluzioni di cui parleremo in seguito.
Il moto dell'aria è generalmente ascendente, vale a dire che l'aria entra dalla parte bassa del tetto e fuoriesce dalla linea di colmo e si verifica perché (salvo situazioni particolari) si ha un effetto camino dove l'aria si scalda nella camera di ventialzione ed un effetto venturi nella linea di colmo, dove l'aria all'interno del colmo viene "risucchiata" verso l'esterno grazie alla differenza di pressione. Queste due condizioni fanno sì che l'aria presente nell'intercapedine non resti ferma, ma continui a muoversi, con l'effetto di mantenere asciutto e più fresco lo strato superiore dell'isolamento termico. Nei tetti con copertura in coppi o tegolie, l'areazione può essere facilitata ed aumentata con particolari tegole di areazione, o con altri sistemi che permettano un maggiore ingresso di aria.
Nei tetti non ventilati non c'è passaggio d'aria, o comunque, è minimo e non ha un effetto rilevante, dipende comunque dal tipo di posa del manto. Per esempio, i tetti con guaina bituminosa e tegole incollate con schiuma poliuretanica capiamo bene che non siano né traspiranti né ventilati.
Differenza tra ventilazione e traspirabilità: Un tetto ventilato è un tetto dove esiste un canale di aria dove si generano moti convettivi e l'aria è libera di passare. La traspirabilità di un materiale invece è quanto ci sia scambio di aria (e quindi di umidità) attraverso un materiale, per esempio, le pareti delle nostre case fanno passare (poca) aria tra l'interno e l'esterno e quindi anche l'umidità.
Per quanto riguarda i tetti con guaina e tegole incollate la guaina non fa passare il vapore che quindi non riesce a fuoriuscire dal tetto, in secondo luogo, la parte inferiore delle tegole rimane umida per molto tempo, in quanto la schiuma poliuretanica blocca completamente il passaggio dell'aria.
Tetto con doppia camera di ventilazione
Sistema Aria Rasera
Per poter avere una ventilazione nel tetto occorre creare un'intercapedine dove l'aria è libera di entrare ed uscire, ovviamente senza che possa infiltrarsi l'acqua.
Questo spazio vuoto, chiamato camera di ventilazione, deve essere continuo dalla linea di gronda a quella di colmo, con aperture frontali che permettano all'aria di entrare e uscire. Si possono realizzare anche più camere di ventilazione (doppia ventilazione), a seconda della stratigrafia del tetto e della necessità di mentenere asciutto sia il pannello isolante, che la parte interna delle tegole.
La soluzione più comune prevede di utilizzare una doppia listellatura di legno, dove i listelli posti verticalmente (sotto) creano le camere d'aria, e quelli posti orizzontalmente (sopra) fanno da appoggio per le tegole.
Questo comporta che il pacchetto tetto sia più alto rispetto a quello di un tetto senza ventilazione, in quanto la camera di ventilazione dovrebbe garantire uno spazio vuoto di almeno 30-40 mm.
Una soluzione migliorativa che proponiamo è quella di utilizzare i listelli areati (come il listello Uno: link al prodotto).
Questo listello, realizzato in lamiera stirata, ha dei vantaggi rispetto alla doppia listellatura in legno. Prima di tutto, essendo un elemento metallico con trattamenti anticorrosivi, risulta più stabile e resistente, mentre i listelli di legno tendono a deformarsi, provocando movimenti alle tegole in appoggio.
In secondo luogo, l'altezza finale del pacchetto tetto viene contenuta (con un risparmio sull'incidenza delle scossaline perimetrali metalliche) e la ventilazione risulta più efficace, a
La posa risulta più semplice e rima nota da considerare è l'altezza totale del pacchetto ed il tempo di posa, infatti si ha un tetto ventilato con lo stesso schema di posa di un tetto tradizionale, con una sola listellatura orizzontale, risparmiando così tempo e spessore del tetto, senza però rinunciare alla ventilazione.
Ovviamente sia alla gronda, che al colmo, l'aria deve essere libera di entrare e di uscire. Quindi si utilizzano in partenza una griglia, che può essere di metallo o di plastica, già sagomata o da sagomare, e sulla linea di colmo si utilizza un sottocolmo che permette la ventialzione, quindi che sia forato o microforato.
Ricordiamo che è fondamentale che non ci siano punti dove l'aria venga fermata e bloccata, in quanto naturalmente se si blocca il passaggio non c'è più il ricircolo.
Passiamo ora a scoprire quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi di avere un tetto con questa tecnologia.
I pro di un tetto ventilato sono molteplici, sia durante la stagione calda, che durante la stagione fredda.
D'inverno aiuta a smaltire la condensa ed il vapore acqueo prodotto all'interno della casa, così da prevenire la formazione di muffe o alghe nei punti freddi.
Inoltre, le tegole quando piove assorbono acqua e la rilasciano gradualmente, la ventilazione fa sì che il processo di asciugatura sia più rapido e che quindi ci sia meno rischio che l'acqua geli quando è nelle tegole. Questo è importante perché, come tutti sappiamo, l'acqua quando ghiaccia aumenta di volume, quindi va a spaccare e ad indebolire le tegole, che diventano più fragili e si rompono più facilmente (per esempio quando grandina). Le conseguenze di un tetto ventilato magari non si vedono subito, le tegole quando sono nuove non assorbono molta acqua, ma quando iniziano a deteriorarsi ed invecchiare la superficie che rende la tegola impermeabile si consuma ed assorbono molta più acqua.
D'estate invece, la ventilazione fa sì che il calore che assorbono le tegole non vada a scaldare l'isolante, che andrebbe a sua volta a scaldare l'interno della casa.
L'aria in circolo infatti, grazie ai moti convettivi, aiuta a disperdere il calore accumulato sotto la copertura, in modo tale che lo strato isolante rimanga fresco e di conseguenza anche l'interno della nostra abitazione
Di grossi svantaggi non ce ne sono. Ovviamente, ogni cosa che si aggiunge ad un edificio, come ad ogni altro prodotto o servizio, si aumenta anche il prezzo. Ci sono soluzioni per cercare di tenerlo comunque abbastanza basso, come inserire il listello areato, al posto di fare una controlistellatura in legno, oppure esistono i pannelli isolanti con già incorporato il listello areato. Queste soluzioni nascono per velocizzare la posa e quindi renderla più economica, ma comunque il prezzo è maggiore rispetto ad un tetto tradizionale.
L'altro piccolo svantaggio è che l'intercapedine può fare da cassa di risonanza e quindi si può avere un comfort acustico inferiore, questo è risolvibile inserendo un isolante quale lana di roccia o più strati di materiali differenti, così da abbattere i rumori esterni.
Specifichiamo che questo problema è leggero e non è quasi rilevabile a orecchio, in particolar modo se come isolante sul tetto si ha di base della lana di roccia, che è un isolante sia termico che acustico.
Come già anticipato, ci sono varie soluzioni, quella che riteniamo più semplice e vantaggiosa, sia come prezzi, posa, disponibilità del materiale e tempistiche, è l'utilizzo del listello areato. Ce ne sono di diversi tipi, a seconda dell'altezza che si vuole avere.
Questi infatti offrono il massimo della flessibilità in termini di posa, non va scelto a priori il passo della tegola, quindi se ci sono dei cambiamenti in fase di cantiere non ci sono problemi.
Si posano come i normali listelli di un tetto tradizionale, quindi non serve mano d'opera specializzata e se si ha un tetto complesso non si hanno problemi nel sagomare i pannelli.
Essendo standard inoltre, non vanno ordinati su misura, quindi le tempistiche per la fornitura sono decisamente ridotte, così anche i minimi d'ordine.